La Legge di Stabilità 2016 prevede l’innalzamento della
soglia di utilizzo del denaro contante da 1.000 a 3.000 euro.
La nuova regolamentazione é stata istituita con l’obiettivo
di allineare il limite di utilizzo del denaro contante rispetto alla media
europea e di dare una nuova spinta “psicologica” ai consumi.
Ne consegue che dal 1°gennaio 2016 tutte le operazioni fra
privati (persone fisiche o persone giuridiche) regolate in contanti entro il
limite di 2.999,99 euro saranno assolutamente lecite, qualora, al contrario, il
valore oggetto di trasferimento sia complessivamente pari o superiore a 3.000
euro (e non più 1.000 euro) sarà necessaria/obbligatoria la fruizione di strumenti
di pagamento tracciabili (come ad esempio i bonifici bancari o postali, le
carte di debito o di credito e gli assegni non trasferibili).
I nuovi limiti si applicano anche ai canoni di locazione di
unità abitative ed ai pagamenti dei corrispettivi per le prestazioni rese in
adempimento dei contratti di trasporto di merci su strada.
Al contrario, si segnala che il nuovo limite dei 3.000 euro
non si applicherà sui pagamenti effettuati con assegno e ai cosidetti “money
transfer”. Gli assegni, infatti, potranno essere privi di clausola di
intrasferibilità esclusivamente per importi inferiori ai 1.000 euro, i money
transfer (ovvero i trasferimenti di denaro per mezzo di intermediari diversi da
banche) mantengono il limite a 1.000 euro.
Infine si ritiene di dover chiarire un punto che spesso crea
dubbi e incomprensioni: ogni soggetto é libero di prelevare al bancomat o allo
sportello qualsiasi importo, indipendentemente dalle soglie previste per
l’utilizzo del contante. L’istituto di credito tiene traccia di ogni
prelevamento e, soltanto nel caso i prelevamenti “sostanziosi” siano ripetuti e
costanti nel tempo, viene effettuata una segnalazione alle autorità competenti.
L’obbligo imposto dalla normativa sull’utilizzo del denaro contante é infatti
circoscritto ai soli trasferimenti di denaro effettuati tra soggetti diversi
all’interno di una transazione, nel caso di prelevamento bancario le somme
restano di proprietà dello stesso soggetto e non rientrano nella fattispecie
disciplinata e limitata dalla norma.
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