lunedì 30 gennaio 2012

Res: la nuova tassa sui rifiuti

Un’ulteriore novità prevista dal decreto “salva Italia” nell’ambito delle semplificazione dei tributi è la soppressione delle tasse comunali sui rifiuti (Tarsu e Tia), che verranno sostituite dalla cosiddetta Res, il tributo comunale sui rifiuti e sui servizi.
Il nuovo tributo, la cui entrata in vigore è prevista per il 1° gennaio 2013, comprende, oltre alla quota ambientale destinata a coprire i costi di gestione e smaltimento dei rifiuti, anche una quota destinata alla copertura dei servizi relativi all’illuminazione, alla sicurezza e alla gestione delle strade.
Il tributo si applicherà, come in passato, a chiunque possieda, occupi o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte suscettibili di produrre rifiuti urbani. Sarà suddiviso in una parte fissa, legata alle spese generali, e in una variabile, legata alla misura di fruizione del servizio da parte del cittadino.
L’imposta relativa alla parte “rifiuti” sarà commisurata alla quantità e qualità dei rifiuti prodotti in relazione agli usi e alle tipologie delle attività svolte. Nel caso di immobili a destinazione ordinaria, il tributo corrisponderà all’80% della superficie catastale.
Per quanto riguarda, invece, la parte “servizi” della Res, alla tariffa sopra calcolata si applicherà una maggiorazione compresa tra 0,30 € e 0,40 € per metro quadrato, a seconda della tipologia dell’immobile e della sua ubicazione urbana. A differenza del passato, non rientrano nel computo le aree scoperte pertinenziali o accessorie di abitazioni civili.
Il pagamento del tributo sarà annuale. Le sanzioni per omesso o insufficiente versamento corrisponderanno al 30% dell’importo evaso, mentre in caso di omessa presentazione della dichiarazione la sanzione sarà compresa tra il 100 e il 200% del tributo, con un minimo di 50 €.

giovedì 5 gennaio 2012

Gestione separata, aumenta l’aliquota


Dal 1° gennaio 2012 i contributi Inps versati alla gestione separata sono diventati più cari.

E' una delle novità previste dalla Legge di stabilità 2012 (la Legge 12 novembre 2011, n. 183), che ha visto aumentare di un punto percentuale l’aliquota contributiva gli iscritti alla gestione separata Inps: dal 26,72% applicato nel 2011 si passa dunque al 27,72%, mentre per gli iscritti non unicamente alla gestione separata, ma anche ad altro fondo pensionistico obbligatorio o titolari di pensioni, l’aliquota passa dal 17% al 18%.

Le categorie interessate dal provvedimento sono quelle iscritte, in via esclusiva o no, alla gestione separata Inps, ossia:

- professionisti senza cassa;

- co.co.co.;

- co.co.pro..

I lavoratori iscritti in via esclusiva alla gestione separata pagheranno dunque per il 2012 un contributo pari al 27,72% (ripartito in 27% per la pensione e 0,72% per il fondo maternità e assegni familiari), di cui il 9,24% a proprio carico e il 18,48% a carico del committente. In caso di associazione in partecipazione, il 15,25% sarà a carico dell’associante e il restante 12,47% a carico dell’associato. Il professionista senza cassa, invece, pagherà la totalità del contributo, ma potrà addebitare in fatture un 4% a titolo di rivalsa.

I lavoratori iscritti ad altre forme di previdenza obbligatoria o titolari di pensione pagheranno un’aliquota del 18%, di cui il 6% a proprio carico e il 12% a carico del committente. In caso di associazione in partecipazione, l’associante pagherà il 9,90% e l’associato l’8,10%. Il professionista senza cassa, invece, pagherà la totalità del contributo, ma potrà addebitare in fatture un 4% a titolo di rivalsa.

Dal 1° gennaio, inoltre, la manovra Monti (Legge n. 214/2011) ha apportato una importante novità: sono state estese le tutele in materia di malattia anche per i professionisti senza cassa. Si tratta di un’importante provvedimento, considerato che questa categoria di contribuenti versava già in passato l’aliquota aggiuntiva dello 0,72% relativa a tali prestazioni, senza però poterne beneficiare.