giovedì 5 gennaio 2012

Gestione separata, aumenta l’aliquota


Dal 1° gennaio 2012 i contributi Inps versati alla gestione separata sono diventati più cari.

E' una delle novità previste dalla Legge di stabilità 2012 (la Legge 12 novembre 2011, n. 183), che ha visto aumentare di un punto percentuale l’aliquota contributiva gli iscritti alla gestione separata Inps: dal 26,72% applicato nel 2011 si passa dunque al 27,72%, mentre per gli iscritti non unicamente alla gestione separata, ma anche ad altro fondo pensionistico obbligatorio o titolari di pensioni, l’aliquota passa dal 17% al 18%.

Le categorie interessate dal provvedimento sono quelle iscritte, in via esclusiva o no, alla gestione separata Inps, ossia:

- professionisti senza cassa;

- co.co.co.;

- co.co.pro..

I lavoratori iscritti in via esclusiva alla gestione separata pagheranno dunque per il 2012 un contributo pari al 27,72% (ripartito in 27% per la pensione e 0,72% per il fondo maternità e assegni familiari), di cui il 9,24% a proprio carico e il 18,48% a carico del committente. In caso di associazione in partecipazione, il 15,25% sarà a carico dell’associante e il restante 12,47% a carico dell’associato. Il professionista senza cassa, invece, pagherà la totalità del contributo, ma potrà addebitare in fatture un 4% a titolo di rivalsa.

I lavoratori iscritti ad altre forme di previdenza obbligatoria o titolari di pensione pagheranno un’aliquota del 18%, di cui il 6% a proprio carico e il 12% a carico del committente. In caso di associazione in partecipazione, l’associante pagherà il 9,90% e l’associato l’8,10%. Il professionista senza cassa, invece, pagherà la totalità del contributo, ma potrà addebitare in fatture un 4% a titolo di rivalsa.

Dal 1° gennaio, inoltre, la manovra Monti (Legge n. 214/2011) ha apportato una importante novità: sono state estese le tutele in materia di malattia anche per i professionisti senza cassa. Si tratta di un’importante provvedimento, considerato che questa categoria di contribuenti versava già in passato l’aliquota aggiuntiva dello 0,72% relativa a tali prestazioni, senza però poterne beneficiare.

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