giovedì 28 gennaio 2016

Limite all'utilizzo dei contanti: con la Legge di Stabilità sale a 3.000 euro



La Legge di Stabilità 2016 prevede l’innalzamento della soglia di utilizzo del denaro contante da 1.000 a 3.000 euro.
La nuova regolamentazione é stata istituita con l’obiettivo di allineare il limite di utilizzo del denaro contante rispetto alla media europea e di dare una nuova spinta “psicologica” ai consumi.
Ne consegue che dal 1°gennaio 2016 tutte le operazioni fra privati (persone fisiche o persone giuridiche) regolate in contanti entro il limite di 2.999,99 euro saranno assolutamente lecite, qualora, al contrario, il valore oggetto di trasferimento sia complessivamente pari o superiore a 3.000 euro (e non più 1.000 euro) sarà necessaria/obbligatoria la fruizione di strumenti di pagamento tracciabili (come ad esempio i bonifici bancari o postali, le carte di debito o di credito e gli assegni non trasferibili).
I nuovi limiti si applicano anche ai canoni di locazione di unità abitative ed ai pagamenti dei corrispettivi per le prestazioni rese in adempimento dei contratti di trasporto di merci su strada.
Al contrario, si segnala che il nuovo limite dei 3.000 euro non si applicherà sui pagamenti effettuati con assegno e ai cosidetti “money transfer”. Gli assegni, infatti, potranno essere privi di clausola di intrasferibilità esclusivamente per importi inferiori ai 1.000 euro, i money transfer (ovvero i trasferimenti di denaro per mezzo di intermediari diversi da banche) mantengono il limite a 1.000 euro.

Infine si ritiene di dover chiarire un punto che spesso crea dubbi e incomprensioni: ogni soggetto é libero di prelevare al bancomat o allo sportello qualsiasi importo, indipendentemente dalle soglie previste per l’utilizzo del contante. L’istituto di credito tiene traccia di ogni prelevamento e, soltanto nel caso i prelevamenti “sostanziosi” siano ripetuti e costanti nel tempo, viene effettuata una segnalazione alle autorità competenti. L’obbligo imposto dalla normativa sull’utilizzo del denaro contante é infatti circoscritto ai soli trasferimenti di denaro effettuati tra soggetti diversi all’interno di una transazione, nel caso di prelevamento bancario le somme restano di proprietà dello stesso soggetto e non rientrano nella fattispecie disciplinata e limitata dalla norma.